
Interessanti sono soprattutto le opere pittoriche che la chiesa contiene; infatti vi è un quadro che rappresenta la Santissima Trinità e il Transito di San Giuseppe, poi un dipinto del pittore Romualdo Formosa che ritrae la Morte di San Giuseppe, un quadro che raffigura i Miracoli di San Francesco di Paola, un dipinto del Bambino Gesù ed un altro che riporta San Francesco di Paola che consegna la Chiesa alla Confraternita di Santa Maria della Neve.
La Confraternita fu istituita dal vescovo di Gallipoli Consalvo de Rueda il 22 aprile 1649 con il nome in latino di Sancta Maria ad Nives seu Cassopo. Lo stesso vescovo ne dettò lo statuto che prevedeva la presenza di 80 confratelli, in gran parte maestri ferrai.
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Inizialmente la confraternita ebbe sede in un proprio oratorio, intitolato alla Madonna della Neve, che si trovava sul baluardo di San Francesco (attuale Palazzo Ferocino) ed era detta anche "di Cassopo", forse in relazione alla città di Cassiope (poi Santa Maria di Cassopo) a Corfù. Quando l'oratorio si lesionò e divenne inagibile, i confratelli, detti anche "cassobbi", si spostarono prima nella cappella di San Giuseppe (attuale chiesa dei Santi Medici Cosimo e Damiano) e dal 1823 nella chiesa di San Francesco di Paola.
La veste dei confratelli prevede abito e cappuccio celeste, con mozzetta di seta rossa, sulla quale si trovano due “macchiette” ovali, rappresentanti una la Madonna della Neve, l’ altra la Pietà dell' altare del Rosario. Durante la processione per la visita ai "Sepolcri" del giovedì santo e nel "ssuppiju" della processione dell'Addolorata il venerdì precedente alla domenica delle palme indossano anche il bordone e il cappello da pellegrino rosso.
La confraternita festeggia S. Francesco di Paola la domenica dopo la solennità liturgica della Santissima Trinità e prepara la ricorrenza con riti religiosi (recita del Rosario, Eucarestia e ricordo delle virtù del Santo) per i tredici venerdì precedenti, mentre altre preghiere si tengono nei nove giorni precedenti. Il giorno della festa si tiene una processione fino al molo del porto mercantile, dove si celebra la messa e si getta in mare una corona di alloro in memoria della gente di mare.
Un'altra festa religiosa della confraternita è quella in onore di santa Maria della Neve, che si celebra il 5 agosto, preparata da un triduo di preghiere.
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Inizialmente la confraternita ebbe sede in un proprio oratorio, intitolato alla Madonna della Neve, che si trovava sul baluardo di San Francesco (attuale Palazzo Ferocino) ed era detta anche "di Cassopo", forse in relazione alla città di Cassiope (poi Santa Maria di Cassopo) a Corfù. Quando l'oratorio si lesionò e divenne inagibile, i confratelli, detti anche "cassobbi", si spostarono prima nella cappella di San Giuseppe (attuale chiesa dei Santi Medici Cosimo e Damiano) e dal 1823 nella chiesa di San Francesco di Paola.
La veste dei confratelli prevede abito e cappuccio celeste, con mozzetta di seta rossa, sulla quale si trovano due “macchiette” ovali, rappresentanti una la Madonna della Neve, l’ altra la Pietà dell' altare del Rosario. Durante la processione per la visita ai "Sepolcri" del giovedì santo e nel "ssuppiju" della processione dell'Addolorata il venerdì precedente alla domenica delle palme indossano anche il bordone e il cappello da pellegrino rosso.
La confraternita festeggia S. Francesco di Paola la domenica dopo la solennità liturgica della Santissima Trinità e prepara la ricorrenza con riti religiosi (recita del Rosario, Eucarestia e ricordo delle virtù del Santo) per i tredici venerdì precedenti, mentre altre preghiere si tengono nei nove giorni precedenti. Il giorno della festa si tiene una processione fino al molo del porto mercantile, dove si celebra la messa e si getta in mare una corona di alloro in memoria della gente di mare.
Un'altra festa religiosa della confraternita è quella in onore di santa Maria della Neve, che si celebra il 5 agosto, preparata da un triduo di preghiere.
In questa occasione si ha l'ingresso nella confraternita di nuovi aderenti e si porta in processione il simulacro della Vergine della Neve per le strade del centro storico.
- Testo tratto dal web.
- Foto a cura di TamiXvideo di Esposito Michele.