
Sempre in quegli anni venne realizzato l'oratorio a navata unica, con cantoria in muratura sul contro prospetto, nei cui sottarchi furono affrescati i quattro Evangelisti.
L'aula fu successivamente ampliata e costruito il nuovo altare marmoreo alla romana, con la cantoria e l'organo al lato.
L'aula fu successivamente ampliata e costruito il nuovo altare marmoreo alla romana, con la cantoria e l'organo al lato.
Gli statuti della Confraternita furono approvati da Ferdinando IV di Borbone il 31 dicembre del 1768, dopo essere stati esaminati dal Cappellano Maggiore del Regno e si intitolavano: Regole per i confratelli Bastagi congregati sotto il titolo di S. Maria della Purità nella città di Gallipoli.
Per grazia particolare venivano ammessi altri artigiani o civili.
I confratelli godevano di alcuni benefici: il diritto per tutti i confratelli, le mogli e le figlie nubili, di esser considerati iscritti alla confraternita, avendo altresì diritto alla sepoltura ed il suffragio di quaranta messe nell'arco di un anno.
I confratelli godevano di alcuni benefici: il diritto per tutti i confratelli, le mogli e le figlie nubili, di esser considerati iscritti alla confraternita, avendo altresì diritto alla sepoltura ed il suffragio di quaranta messe nell'arco di un anno.
Per giunta i confratelli di età superiore ai settanta anni erano dispensati dal lavoro e percepivano lo stesso salario di un lavoratore e alle vedove e agli infermi era corrisposto un sussidio giornaliero eguale al guadagno dei lavoratori.
In quel periodo le confraternite erano delle vere e proprie società di mutuo soccorso, che supplivano alle carenza della vita sociale dell' epoca, garantendo standard di vita migliori.
L'abito confraternale è composto da saio e cappuccio bianco e mozzetta giallo paglierino profilata di rosso e da cordone rosso.
- Testo tratto dal web .
- Foto (1) e (2) a cura di TamiXvideo di Esposito Michele, (3) tratta dal blog Ambrosia e Nettare.
- Foto (1) e (2) a cura di TamiXvideo di Esposito Michele, (3) tratta dal blog Ambrosia e Nettare.