VENERDI' SANTO - Processione dei Misteri e della Tomba di Cristo

Il Venerdì Santo le Confraternite del SS. Crocifisso e di Santa Maria degli Angeli organizzano la toccante processione dei Misteri e della "Tomba di Cristo".
Pochi istanti prima del crepuscolo, la sacra rappresentazione viene iniziata dall' apparizione del troccolante della Confraternita del SS. Crocifisso, che indossa un saio rosso, una mozzetta celeste e un cappuccio rosso che nasconde il viso. Porta sul capo una corona di spine, ricavata da una pianta cespugliosa che cresce spontaneamente nella macchia mediterranea (Asparagus acutifolius).
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La troccola o "trozzula" è un rudimentale strumento percussivo, costituito da un legno sul quale sono riposti dei battenti metallici. La funzione della "trozzula", come anche della tromba e del tamburo, è di annunciare alla popolazione il passaggio della processione.

Seguono la croce dei Misteri e varie coppie di confratelli del SS. Crocifisso che accompagnano le statue raffiguranti la Passione di Cristo e il Cristo Morto, antica statua lignea di pregevole fattura.
Anticamente era la sola Confraternita del SS. Crocifisso (quella dei bottai) ad avere l' onore di portare processionalmente, per le vie della Città, la lignea statua di Cristo Morto (Urnia) e quella della Vergine Addolorata.
La processione percorre le vie del borgo antico e della città nuova, seguita da centinaia di fedeli che partecipano composti in religioso silenzio, mentre bande musicali locali intonano strazianti marce funebri, composte da valenti musicisti concittadini, contemporanei e del passato.
Da qualche anno, alle due tradizionali statue, la Confraternita del SS. Crocifisso ne ha aggiunte altre cinque, opera di valenti maestri cartapestai, raffiguranti diversi momenti della Passione di Gesù Cristo: l'Orazione nell'orto del Getsemani, la Flagellazione, l'Ecce Homo, Cristo con la Croce, la Crocifissione.
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Le statue dei Misteri procedono in questa lunga sfilata di confratelli fino alla grande "Tomba", addobbata di fiori. La pesante "macchina" è portata sulle spalle da giovani che si alternano.
Chiudono la processione i confratelli di Santa Maria degli Angeli (o dei pescatori) i quali indossano un saio bianco, mozzetta azzurra e un cappuccio bianco calato sul viso, in segno di lutto.
Il sodalizio conduce il simulacro dell' Addolorata, portata a spalla, seguita da una folla di devoti che prega e canta gli inni della Passione.
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La processione si ritira intorno alla mezzanotte dopo che, verso il rientro, il Sacerdote benedice con il Sacro Legno della Croce il mare, dal parapetto murario antistante le due Chiese, del SS. Crocifisso e di Santa Maria degli Angeli.
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- Testo tratto dal web .
- Foto a cura di TamiXvideo di Esposito Michele.