SABATO SANTO - Processione della Desolata

All'alba del Sabato Santo, la Confraternita di Santa Maria della Purità (detta dei "bastaggi") organizza la processione di Maria Desolata e del Cristo Morto. I confratelli vestono saio bianco, mozzetta giallo paglierino, cappuccio bianco calato sul viso e portano con se pesanti ceri.
La statua della Desolata è particolarmente toccante, il suo viso esprime lo strazio per la perdita del caro figlio.
Il Cristo, disteso, è riposto in un' urna dipinta in oro zecchino.
Gli splendidi simulacri, realizzati in cartapesta, risalgono al XIX secolo. La Madonna ha l'appellativo di Desolata perchè, anche se indossa il lutto, ha la caratteristica di essere seduta ai piedi della Croce.
La processione prende le mosse intorno alle 3.00 del Sabato Santo, nel buio della notte, squarciato solo dai quattro lampioni , dallo squillo lacerante della tromba e dal lugubre rullare del tamburo.
È l'ultima manifestazione quaresimale pubblica della religiosità popolare e i confratelli vanno con il capo sommesso in un profondo silenzio, mentre le porte delle case si spalancano, si accendono le finestre dei balconi ed i bimbi sul braccio della madre, sonnacchiosi, ammirano il lento procedere, dal senso profondamente misterioso, che rimarrà impresso nella loro mente per tutta la vita.
Il chiarore dell' alba e la tremula luce del sole che sorge, aggiungono al mistero dell' uomo la meraviglia della natura.
La statua di Cristo Morto è adagiata in un'Urna rivestita d 'oro zecchino e dietro, portata a spalla, segue la magnifica statua settecentesca della Desolata.
Il momento più toccante della processione è al rientro dal Borgo, quando, dinanzi al ponte seicentesco, altra folla si unisce per l' ultimo tratto del pellegrinaggio, che si conclude sulla spianata della Purità con la consueta benedizione.
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- Testo tratto dal web .
- Foto a cura di TamiXvideo di Esposito Michele.